Secondo la Cassazione costituisce violenza privata la condotta di chi, ponendo la propria autovettura negli spazi espressamente riservati ad una determinata persona per ragioni di salute, impedisce all'avente diritto di parcheggiare la propria autovettura. Tale condotta, infatti, rappresenta una modalità di coartazione dell’altrui volontà realizzata con la piena consapevolezza dell’illiceità della propria condotta: alla generica violazione della norma sulla circolazione stradale si aggiunge l'impedimento al singolo cittadino, a cui è riservato lo stallo, di parcheggiare lì dove solo a lui è consentito lasciare il mezzo.
Cassazione penale, sezione V, sentenza 7 aprile 2017, n. 17794